CENTRALE ALLARME INTERBANCARIA (CAI)

La Centrale Allarme Interbancaria (CAI) è stata istituita allo scopo di sanzionare e prevenire l'utilizzo anomalo degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento, ad aumentarne la sicurezza e a rafforzare la fiducia dei cittadini in questi strumenti di pagamento. I soggetti coinvolti nella procedura di segnalazione all’interno della Centrale Allarme Interbancaria (CAI) sono:

  • l’Ente Titolare: Banca d’Italia;

  • l’Ente Responsabile: S.I.A.;

  • gli Enti Segnalanti: Banche, Uffici Postali, Intermediari finanziari emittenti carte di pagamento.

Agli enti segnalanti è richiesto, in particolare, di assicurare l’esattezza e la completezza dei dati trasmessi; qualora la segnalazione risulti incompleta, questa viene respinta (come se non fosse mai ricevuta) e incombe sull’ente segnalante l’onere di provvedere alle modifiche/integrazioni; il ritardo dell’iscrizione è imputabile all’ente segnalante. In caso di segnalazione sostitutiva, l’efficacia della revoca decorre dalla nuova segnalazione. Eventuali contestazioni o richieste di correzione o cancellazione dei dati raccolti nella CAI devono essere rivolte agli enti segnalanti, che sono responsabili della correttezza delle informazioni inserite e sono tenuti a cancellare e a correggere le segnalazioni errate nel più breve tempo possibile.

L’Archivio centrale comprende un settore comune e più sottosettori (o segmenti):

  • Il Settore Comune contiene i dati identificativi di Persone fisiche e non, che sono oggetto di segnalazione (nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, denominazione, ecc.).

  • I Sottosettori o segmenti, sono:

  • CAPRI (Centrale di Allarme Procedura Impagati), che contiene le informazioni relative a un assegno emesso in assenza o di autorizzazione o che al momento della presentazione al pagamento non è pagato per mancanza di fondi. L’iscrizione in tale segmento provoca la REVOCA DI SISTEMA a emettere assegni e il divieto per un Ente segnalante di consegnare nuovi carnet assegni per tutto il periodo di iscrizione sotto meglio specificato;

  • PASS (Procedura Assegni Sottratti o Smarriti), che contiene le informazioni sugli assegni sottratti, smarriti o non restituiti alle Banche dopo la REVOCA DI SISTEMA O AZIENDALE (per chiusura del c/c o per revoca della convenzione assegni);

  • PROCAR, che contiene le informazioni relative a carte sottratte, smarrite o revocate;

  • CARTER, che contiene i dati identificativi delle carte di pagamento revocate a seguito di uso illecito per utilizzo in assenza di fondi;

  • ASA, che contiene le informazioni relative a sanzioni amministrative irrogate dalle Autorità competenti, tra cui anche una nuova REVOCA DI SISTEMA a emettere assegni;

  • ASP, che contiene le informazioni relative a sanzioni penali irrogate dalle Autorità competenti.

Nella CAI sono iscritti, per il periodo di durata indicato, i dati che seguono:

  • le generalità di chi ha emesso assegni senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari (periodo di iscrizione nel segmento CAPRI: sei mesi);

  • i dati identificativi degli assegni emessi senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari (periodo di iscrizione nel segmento CAPRI: sei mesi);

  • i dati identificativi degli assegni non restituiti dopo la revoca dell'autorizzazione (periodo di iscrizione nel segmento PASS: dieci anni);

  • i dati identificativi degli assegni dei quali sia stato denunciato il furto o lo smarrimento o bloccati per altri motivi (periodo di iscrizione nel segmento PASS: dieci anni);

  • le generalità dei soggetti ai quali è stata revocata l'autorizzazione all'utilizzo di carte di pagamento a seguito di mancato pagamento o mancata costituzione dei fondi relativi alle transazioni effettuate (periodo di iscrizione nel segmento CARTER: due anni);

  • i dati delle carte di pagamento revocate e di quelle sottratte o smarrite (periodo di iscrizione nel segmento CARTER e PROCAR: due anni);

  • le generalità dei soggetti ai quali sono state applicate sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie da parte dei Prefetti per aver emesso assegni senza autorizzazione o senza disporre dei fondi necessari (periodo di iscrizione nel segmento ASA: da due a cinque anni);

  • le generalità dei soggetti ai quali sono state applicate sanzioni penali dall'Autorità giudiziaria per l'inosservanza degli obblighi imposti come sanzione amministrativa accessoria (periodo di iscrizione nel segmento ASP: da due a cinque anni).

I dati restano iscritti per il rispettivo periodo di durata e vengono cancellati automaticamente alla data di scadenza, pertanto nell'archivio non sono contenuti "dati storici".

Ai soggetti interessati cui si riferiscono i dati contenuti nell’Archivio e sopra meglio specificati è consentito accedere ai propri dati personali presso gli enti segnalanti nonché presso le Filiali di Banca d’Italia.

Banca Centro, in qualità di ente segnalante, è tenuta a fornire e a garantire l’accesso alle informazioni e ai dati personali contenuti nell’Archivio e relativi ai soggetti interessati propri clienti e offre il servizio di consultazione delle carte di pagamento e degli assegni bancari e postali smarriti, sottratti o bloccati.

Banca Centro deve, quindi, consentire gratuitamente di conoscere i dati registrati dei suddetti soggetti contenuti nell'archivio, di controllare se un assegno o una carta di pagamento risultino bloccati, ovvero di chiedere chiarimenti sul funzionamento dell'archivio CAI.

I soggetti che possono richiedere l’accesso ai dati contenuti nell’Archivio, sono:

  • le persone fisiche che possono accedere alle informazioni registrate a proprio nome, direttamente oppure su richiesta presentata dal loro tutore, curatore o erede (compreso il chiamato all'eredità), delegato, procuratore, ecc.

  • le persone giuridiche, quali società, associazioni, enti e organismi, che possono accedere ai dati registrati a loro nome, su richiesta del legale rappresentante (o della persona fisica legittimata in base ai rispettivi statuti o ordinamenti), dei soci di S.r.l. e dei soci illimitatamente responsabili delle società di persone, del curatore fallimentare, ecc.

Modalità di accesso e di produzione dei dati contenuti nell’Archivio:

§ Dati Nominativi: si può accedere gratuitamente ai dati nominativi contenuti nella Centrale di allarme interbancaria rivolgendosi a Banca Centro Credito Cooperativo Toscana – Umbria, utilizzando anche il modulo specifico scaricabile dal sito internet della Banca www.bancacentro.it o ritirato presso le Filiali.  La richiesta può anche essere inviata anche per PEC alla Banca o raccomandata a una qualunque delle Filiali di Banca Centro, allegando copia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale del soggetto interessato cui si riferiscono i dati personali.  La risposta sarà consegnata direttamente al richiedente/soggetto interessato cui si riferiscono i dati personali, o inviata all'indirizzo di posta (per raccomandata A/R), o alla casella di posta elettronica certificata dallo stesso indicati nella richiesta.  La richiesta può essere presentata anche di persona dal soggetto interessato cui si riferiscono i dati personali presso una qualunque delle Filiali di Banca Centro, portando con sé un documento di identità e comunicando il proprio codice fiscale. È possibile presentare la richiesta di accesso anche per il tramite di un delegato o di un procuratore, che dovrà presentare copia della delega e/o la procura e una di un proprio documento di identità in corso di validità, oltre a una copia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale del delegante soggetto interessato cui si riferiscono i dati personali. Qualora la tipologia dell’istanza lo renda necessario, la Banca potrà richiedere eventuale ulteriore documentazione di supporto al fine di accertare la legittimità della richiesta stessa e/o dell’accesso ai dati e alle informazioni contenuti nell’Archivio da parte del richiedente, che la dovrà prontamente fornire.
 

§ Dati non Nominativi: si può accedere gratuitamente ai dati non nominativi per verificare l'eventuale blocco di un assegno (conoscendo il numero dell'assegno, il codice ABI della banca emittente e il CAB dello sportello bancario) o di una carta di pagamento (conoscendo il PAN CARTA- Primary Account Number: (è il numero identificativo comunicato dall'emittente nel contratto; è un numero univoco e può non coincidere con il numero stampigliato sulla carta). La richiesta può essere inviata anche per PEC alla Banca o per raccomandata a una qualunque delle Filiali di Banca Centro, allegando copia di un proprio documento di identità in corso di validità.  La risposta sarà consegnata direttamente al richiedente, o inviata all'indirizzo di posta, o alla casella di posta elettronica, anche non certificata, indicati nella richiesta.

La richiesta può essere presentata anche di persona presso una qualunque delle Filiali di Banca Centro, portando con sé un documento di identità.

Al fine di fornire al pubblico un’informativa rapida e facilmente fruibile, la Banca d’Italia ha attivato un servizio Web per la consultazione dei dati non nominativi sugli assegni smarriti, rubati o in altro modo bloccati. Detto servizio, i cui dati sono quotidianamente aggiornati, è reso disponibile all’utenza nel sito Internet della SIA (https://servizionline.bancaditalia.it/accesso) dove gli interessati possono, avvalendosi delle apposite interrogazioni, verificare lo stato degli assegni.

DOCUMENTI UTILI

Richiesta di accesso ai dati NOMINATIVI registrati nell'archivio della Centrale di allarme interbancaria 

Richiesta di accesso ai dati NON NOMINATIVI registrati nell'archivio della Centrale di allarme interbancaria

Foglio informativo CAI Banca d'Italia

Avviso clientela CAI smarrimento assegni

SDD- Informativa privacy CAI