Un libro che va alle radici della cultura enogastronomica di una terra – e di una terra ricca come quella senese – e risveglia fatalmente i ricordi di un'educazione sentimentale e al tempo stesso alimentare. Il mio consiglio è di prendere questo libro come un divertissement, non alla lettera e tantomeno da gastronomi pedanti: siccome stiamo parlando di ingredienti, la precisione toglierebbe sapore ad ogni piatto-racconto, là dove il piatto corrisponde ad un piatto della tradizione e il racconto pure.